PRIMA DI PARTIRE PER UN SOGGIORNO LINGUISTICO...
Abbiamo trascorso gli ultimi 25 anni ad organizzare soggiorni linguistici per studenti svizzeri, italiani o provenienti da ogni parte del mondo e destinati a scuole sui 5 continenti. In questi anni abbiamo accumulato esperienza su tutto quello che comporta l'organizzazione, la gestione delle pratiche burocratiche (turistiche e scolastiche), così come dell'insegnamento e dell'ospitalità degli studenti, e l'assistenza degli stessi durante tutto il soggiorno. Ma abbiamo anche ascoltato gli studenti, capito cosa si aspettano e come vivono la loro esperienza, ma soprattutto cosa “si riportano a casa” al ritorno dal viaggio... E così, ora, possiamo dare anche consigli su come prepararsi a vivere un soggiorno linguistico, su cosa fare per poterlo sfruttare al massimo e come far sì che sia davvero un'esperienza di crescita a 360°, qualunque sia l'età dei nostri studenti.
Un soggiorno linguistico, infatti, soprattutto se di media-lunga durata, non è semplicemente un corso di lingue, ma è una vera e propria esperienza di vita.
Indipendentemente dall'età, chi si appresta a un viaggio studio all'estero lo potrà sfruttare al meglio se si predispone alla partenza con una mente aperta, grande disponibilità e curiosità: un soggiorno linguistico significa conoscere un nuovo ambiente, nuovi spazi, nuove persone e quindi nuovi modi di vivere e pensare... una nuova cultura. Chi viaggia deve avere capacità di adattamento e pensiero positivo, deve volere mettersi in gioco.
Questo significa che se lo studente è giovane dovrà imparare a essere indipendente, staccandosi dalla propria famiglia, essere in grado di gestire le proprie risorse e compiere autonomamente le proprie mansioni, che siano scolastiche o “domestiche” (riordinare la propria stanza o gestire il proprio guardaroba)... Potrebbe anche doversi organizzare il tragitto tra l'alloggio e la scuola... O “semplicemente” dovrà vincere la propria timidezza e socializzare con ragazzi e ragazze, “buttarsi nella mischia” e imparare nuovi sport, ascoltare musica diversa...
Se lo studente, invece, è già adulto, allora dovrà essere in grado di mettere in discussione le proprie abitudini o il proprio stile di vita in funzione delle nuove esigenze, dei nuovi orari e delle “regole” da rispettare... “Non si finisce mai di imparare” deve essere lo spirito con cui affronta ogni giornata e attività proposta. Anche se, ovviamente, giovane o adulto che sia, potrà sempre e comunque contare sulla nostra assistenza.
Tutto questo è tanto più importante quanto più lungo è il soggiorno... Ma anche fosse solo una settimana, meno si è passivi verso le novità che la situazione comporta e più ricco sarà il bagaglio di esperienze al nostro ritorno. E meglio si sarà imparata la lingua studiata, qualunque essa sia.
Perché conoscere e immergersi nella cultura di un paese, lasciarsi “contaminare” da usi e costumi diversi dai propri, vivere venitquattro ore al giorno in un ambiente (scolastico, lavorativo e famigliare) che parla una lingua diversa dalla propria significa anche iniziare a comportarsi in modo diverso, a pensare in modo diverso. Ma sopratutto significa scoprire il perchè di un modo di dire, le sfumature di significati delle varie parole o le differenze di significato che una stessa parola ha in due diversi paesi che condividono una lingua (“pants” in americano o in inglese, “coche” in Spagna o in Argentina, “kleben” in tedesco o in austriaco...). E imparare tutte quelle espressioni di uso comune, colloquiali, che in una scuola “normale”, o meglio, in una scuola del tuo paese non ti insegnano.
Se quindi stai pensando di prenotare un soggiorno linguistico in un paese straniero, non devi solo prepararti a imparare una lingua ma essere pronto ad assorbire tutte quelle differenze che rendono il mondo così vario e interessante. Tornerai ancora più ricco culturalmente, la tua mente sarà più aperta e disponibile al dialogo, ma soprattutto, più lingue avrai imparato con questa predisposizione e più ti sentirai a casa ovunque ti troverai.